Visita guidata al teatro San Carlo: solo un amaro assaggio
Assaggiamo e poi la squisita pietanza ci è subito sottratta.
Nemmeno il tempo di attivare le papille gustative, assaporare la prelibatezze e il pranzo termina.
Restiamo con la bocca asciutta e la delusione nella testa.
Sbattuti fuori, tocca ad altri assaggiare (e accumulare amarezza).
Utilizziamo la metafora gastronomica per descrivere la frustrazione provata dopo la visita al teatro San Carlo dello scorso primo dicembre.
La (leggittima) delusione dei nostri Soci
C’è molto da dibattere sull’organizzazione imposta dal teatro.
Evidenziamo alcuni aspetti da migliorare:
- la durata della visita è esigua (meno di quaranta minuti – nel nostro caso, addirittura mezz’ora!)
- i gruppi sono troppo numerosi (eravamo una cinquantina)
- le spiegazioni fornite andrebbero approfondite
- possibilità di osservare il teatro da diversi punti (noi eravamo sotto il palco reale e, dal nostro posto, era quasi impossibile vederlo)
- opportunità di entrare in sala per apprezzare la magnificenza indiscussa del teatro San Carlo
Ora, dopo il latte versato, è superfluo alimentare inutili polemiche ma nemmemo possiamo tacere difronte a cotanta confusione.
Lo dobbiamo, in primis, ai nostri soci che ci affidano – con fiducia – il loro prezioso tempo libero e poi (anche) agli altri visitatori.
Dopotutto, il biglietto di ingresso prevede un costo e tutti mertano rispetto.
Ai nostri Soci, porgiamo le nostre scuse.
Chi ci conosce, capirà che la disorganizzazione non è dipesa da BeTime.
Peraltro, la qualità delle visite e la disponibilità delle guide – da sempre – sono la nostra caratteristica principale.
La nostra Storia parla chiaro.
Ci rifaremo, promesso.
Nel mentre, la bellezza del teatro San Carlo è indiscutibile.
Per nostra fortuna, la bellezza nessuno la può cancellare.
Nemmeno una pessima ospitalità.
La galleria fotografica
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