Al museo dello Scudillo: l’acquedotto di Napoli tra Storia e tecnologia [FOTO]

Museo dello Scudillo: i segreti dell’acquedotto di Napoli

Scoprire il percorso dell’acqua – dalla sorgente a casa – è un’esperienza davvero intrigante.
Perché dietro a quel semplice gesto quotidiano – riempire un bicchiede d’acqua dal rubinetto della cucina – si cela un misto di Storia e tecnologia.

Dunque, la visita al museo dello Scudillo di Napoli riserva diverse sorprese.
A partire dalla costruzione della rete idrica e delle grotte nelle quali scendiamo (a -22 metri di profondità), dalle enormi vasche lunghe 308 metri utili a conservare l’acqua proveniente dalle diverse sorgenti, in primis il Serino.
Strutture risalenti all’epoca borbonica e tutt’ora funzionanti.

E poi, la sala controllo dove tecnici specializzati – da remoto – verificano il funzionamento dell’intera rete che serve Napoli e provincia.
Sui pannelli e schermi dell’ABC scorrono, in tempo reale, i dati dell’uso e consumo dell’acqua.

Una visita che si sviluppa su più piani, con domande e risposte alla guida Mauro De Pascale capace di trasmettere la passione e l’impegno dell’ABC Napoli per l’intera collettività.

Dopo la squisita PolaBabà – un dolce che unisce la polacca aversana e il babà napoletano – la “passeggiata nella Storia” termina con un’utile lezione su come evitare lo spreco d’acqua, il bene più prezioso da conservare e tutelare.
Da ricordare, sempre.

 

Al museo dello Scudillo: l'acquedotto di Napoli tra Storia e tecnologia

La galleria fotografica

Ringraziamo il nostro consigliere Carmine per il servizio fotografico (ben custodito nel nostro archivio di immagini 2024).




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